Viaggio nella narrativa di Giovanni Agnoloni

VIAGGIO NELLA NARRATIVA DI GIOVANNI AGNOLONI

Ecco l’evento di cui ho parlato più volte su questo blog nelle ultime settimane. Sarà il 23 novembre alle ore 18,00 a Bottega Strozzi, la bellissima libreria nel cortile di Palazzo Strozzi (mappa qui), a Firenze, e sarà condotto da due grandi amici, lo scrittore e libraio Carlo Cuppini, e l’autrice e giornalista Sandra Salvato, con i quali quest’anno ho pubblicato il concept-book Da luoghi lontani (Arkadia Editore).

Viaggio nella narrativa

Parleremo però anche di tutti gli altri miei libri, usando come filo conduttore quei luoghi e quei viaggi – nel mondo e nella mente – che sono autentici protagonisti dei miei lavori.

Ci soffermeremo dunque sulla mia quadrilogia distopica Internet. Cronache della fine (Galaad Edizioni), sul romanzo psicologico Viale dei silenzi (Arkadia) e sul mio memoir di viaggio Berretti Erasmus (Fusta Editore).

Vi aspettiamo!

Poetica e voci

POETICA E VOCI

In questi giorni, come sapete, sto portando avanti in parallelo vari lavori, tutti in qualche misura narrativi, ma con differenti gradazioni. Ciò di cui mi sto rendendo sempre più conto è che esistono motivi e atmosfere che ricorrono, pur in opere molto diverse tra loro.

Mi sto muovendo tra noir, (post) distopia, narrativa di viaggio e saggio narrativo, ma vedo e sento ricorrenze, corrispondenze ed echi trasversali che sono quasi sincronicità, e mi dicono che sto varcando il confine tra una poetica – ovvero (v. qui) lo stile e il complesso di temi e concetti che “definiscono” uno scrittore – e una molteplicità di voci di cui mi sento come ospite.

Poetica
(foto mia)

Curiosamente, questo è proprio il tema al centro del mio saggio narrativo, che descriverà il mio percorso interiore tra vita passata, riflessioni del presente e scelte artistiche e vocazionali maturate nel corso della vita. Forse è per questo che mi sono accorto che, per un autore, avere una propria “poetica” non è il punto definitivo. In altre parole, se la poetica è la voce di quel singolo scrittore, che lo rende in qualche modo riconoscibile – proprio come avviene ai musicisti o ai registi, pur molto vari nella loro produzione -, essa non è un blocco unico, proprio come non lo è la materia, che nella sua struttura ultima è imprevedibile e indeterminabile relazione tra particelle che sono anche onde, ovvero increspature di un campo vibrazionale meramente probabilistico ed eternamente mobile. Così, nello stile di un autore ci sono molteplici correnti e tendenze, chiavi armoniche e folate concettuali che s’intersecano e richiamano vicendevolmente, in una danza di relazione che, proprio come avviene nel cosmo, “tiene tutto insieme” e, vista da una certa distanza, appare come una “poetica”.

Leggi tutto “Poetica e voci”

Paesaggi irlandesi

PAESAGGI IRLANDESI

Sempre nell’ottica di una riflessione sui luoghi come centri di ispirazione poetica, voglio oggi ricordare i paesaggi irlandesi, al centro di tanta parte dei miei testi narrativi, sia quelli pubblicati, sia quelli non ancora editi. In particolare, Dublino e la contea del Donegal, nel Nord-Ovest della Repubblica d’Irlanda, ricorrono nella seconda parte del mio romanzo psicologico Viale dei silenzi (Arkadia Editore), che, attraverso la problematica vicenda di uno scrittore fiorentino che cerca il padre scomparso quattro anni prima a Varsavia e poi transitato da Berlino, scende nel mistero del fascino magico, anzi squisitamente spirituale – sospeso tra le tradizioni druidiche, il cristianesimo e l’incanto della Natura – dell’Isola di Smeraldo.

Paesaggi irlandesi
Una paesaggio di Buncrana, nel Donegal, in una mia foto

Ecco qui un passo (pp. 107-108) che mi piace citare, dove viene descritta una parte della cittadina di Buncrana:

“Poi la strada piegò verso l’entroterra, indietreggiando rispetto alla riva, e apparvero le prime case di Buncrana. Villette monofamiliari bianche e una chiesa, pure bianchissima. Era un ambiente così diverso da Dublino e dal resto dell’Irlanda che ricordavo. Un micro-universo a parte, che fin dalle primissime immagini rivelava un senso suo proprio, in sé compiuto ma altresì poroso, aperto ad accogliere. Un luogo d’acqua e aria, nel quale l’auto noleggiata da Erin si insinuava come un braccio in una manica liscia e senza ingombri.

Leggi tutto “Paesaggi irlandesi”

Percorsi interiori e luoghi del mondo

PERCORSI INTERIORI E LUOGHI DEL MONDO

Ieri sera ho completato la lettura di  Sincronicità. Il legame tra fisica e psiche da Pauli a Jung a Chopra di Massimo Teodorani (MacroEdizioni), di cui avevo parlato nel mio precedente articolo, e la visione che ho maturato corrisponde perfettamente alla recente evoluzione dei miei percorsi interiori dell’ultimo periodo, oltre che ai frutti delle altre letture (ricordate qui), relative ad argomenti di fisica quantistica, psiche e spiritualità, che ho fatto in queste settimane.

Percorsi
Un “Ognidove” di cielo e acqua in una foto che ho scattato nei pressi di casa, a Firenze

Tutto è correlato, e quanto più la coscienza è consapevole di questo, e del fatto che vi è un implicito campo vibrazionale-spirituale alla base di tutto ciò che esiste, tanto più la sua capacità di co-creare, attuando la vocazione di vita di ognuno, si esplica fluidamente, nell’unità con quel Tutto e accompagnata da un’intuizione infallibile.

È questa la porta di accesso all’Ognidove – sempre mutuando il felicissimo neologismo dell’amico Davide Sapienza – concetto del quale ho parlato spesso (per esempio, qui), e sempre questa è la radice della mia netta propensione per fare dei luoghi il perno della mia produzione narrativa.

Leggi tutto “Percorsi interiori e luoghi del mondo”

Sincronicità

SINCRONICITÀ

Prima cosa: non ho dimenticato i libri da recensire che ho in lettura, per i quali sono in grave ritardo. Il fatto è che scrivo e traduco molto, e ora sono – come sapete – molto preso dall’elaborazione dei contenuti del mio saggio narrativo in fieri sulle tematiche dell’interiorità, che riflette tutto il mio percorso di scrittore e viaggiatore, in parte restituito dagli articoli usciti sul mio blog in questi mesi, oltre che dai contenuti del mio libro di viaggio Berretti Erasmus. Peregrinazioni di un ex studente nel Nord Europa (Fusta Editore) e del mio romanzo psicologico Viale dei silenzi (Arkadia Editore). Questi saranno oggetto, insieme a tutta la mia produzione, del già preannunciato incontro sui luoghi nella mia produzione narrativa, che avrà luogo a Firenze il 23 novembre alle ore 18 presso Bottega Strozziqui potete trovare l’annuncio.

Sincronicità

Vengo al punto odierno aggiungendo alla piccola bibliografia inclusa nel mio pezzo di qualche giorno fa un altro testo preziosissimo, che mi sta assorbendo e rivelando prospettive perfettamente consonanti con la mia ricerca spirituale, che dal suo saldo nucleo cristiano si apre su tutte le grandi tradizioni spirituali, sulla psicologia analitica, sulla fisica quantistica e sulla medicina olistica (a scanso di accuse di “sincretismo”, preciso, con Terenzio, che “Homo sum, humani nihil a me alienum puto”). Si tratta di un altro saggio dell’astrofisico Massimo Teodorani, Sincronicità. Il legame tra fisica e psiche da Pauli a Jung a Chopra (MacroEdizioni).

Leggi tutto “Sincronicità”

Vecchi quaderni…

VECCHI QUADERNI

Vecchi quaderni

“…Quanto tempo è passato”, verrebbe da dire, parafrasando l’ormai proverbiale vecchio scarpone. Eppure, a volte a dire la cosa più banale si fa centro. Quando molti anni fa iniziai a scrivere il mio primo saggio su Tolkien, l’ormai fuori catalogo Letteratura del fantastico – I giardini di Lorien – che, ho scoperto, si può trovare usato su vari siti, tra cui ebay, che lo offre a 30 euri (venghino, venghino!) -, lo feci appunto su uno di questi vecchi quaderni (v. prima foto), o se preferite block-notes, a quadretti, che già all’università mi erano serviti per prendere appunti e costruire schemi utili allo studio.

Da allora, salve poche eccezioni, la scrittura a mano mi è sempre stata compagna, seguendomi nei miei viaggi per lo più sotto forma di taccuini neri tascabili (v. seconda foto), che hanno accolto la prima stesura di praticamente tutti i miei libri di narrativa. Scrivere a penna su carta per me è un esercizio imprescindibile, e per “esercizio” non intendo in senso stretto un “esercitarmi” per scrivere meglio. No, faccio proprio riferimento a una sorta di pratica meditativa, così come vivo anche lo studio della chitarra classica. Per me è un modulare pensieri-ed-emozioni in una trama articolata e con uno stile ormai perfettamente rispondente alla mia voce interiore, e che non nasce a caso, ma precisamente come il frutto di tutte le esperienze (esterne e interiori) che lo hanno preceduto e preparato.

Leggi tutto “Vecchi quaderni…”

Passaggi di stato

PASSAGGI DI STATO

In questi giorni, “complice” la concomitanza del quarantennale della finale dei Mondiali di Spagna ’82, mi sono trovato a ripensare alla figura di mio padre, che in quell’occasione, dopo il deludente primo turno del Campionato del Mondo, che aveva visto l’Italia qualificarsi per il rotto della cuffia, previde non solo che avrebbe vinto la competizione, ma avrebbe battuto in finale la Germania.

Passaggi di stato

Mio padre era un uomo forte, genuino e simpatico. Aveva i suoi difetti, come tutti e come me per primo , ma un’onestà e una nobiltà di cuore che oggi è merce rarissima. L’amico Professor Giuseppe Panella, che è venuto a mancare un anno dopo di lui, l’aveva conosciuto in occasione della presentazione di un mio libro, e quando morì, nel marzo 2018, lo definì “una lama diritta”.

Tra le cose che mi ha lasciato in eredità c’è la sua specialissima sensitività. Non era certo un medium, né lo sono io, ma aveva la capacità di intuire cose al di là del velo dell’apparenza. Di lavoro aveva fatto il geometra libero professionista, consulente tecnico del Tribunale e anche progettista. Tuttavia amava dipingere e leggere, e apprezzava la buona musica. Questa sensibilità estetica è forse il terreno che, insieme all’amore per le Lettere di mia madre, più mi ha predisposto a diventare uno scrittore e un linguista.

Leggi tutto “Passaggi di stato”

Silenzi d’estate

SILENZI D’ESTATE

Sono tornato da poco dalla prima, intensa fase di promozione del nuovo libro Da luoghi lontani (Arkadia Editore), che ho scritto insieme a Carlo Cuppini e Sandra Salvato, e mi trovo a entrare in una stagione di caldo e silenzi d’estate che invita al raccoglimento, a godere del presente e a viaggiare con la mente e l’anima, prima di risalire in macchina e partire per altre destinazioni.

L’idea di questo articolo mi è venuta mentre, due giorni fa, facevo il mio abituale giro a piedi per il quartiere dove abito, Ponte a Greve, sospeso esso stesso tra i silenzi (e a volte i rumori) di due “zone diverse”, Firenze e Scandicci, e dunque in sé un po’ “viaggio tra mondi”.

Silenzi
Il torrente Greve visto dal vecchio ponte lungo Via Pisana (foto mia)

In passato, tornando dopo un bel periodo fuori, mi giravano abbondantemente le scatole per il fatto di dovermi reimmergere nella solita quotidianità ripetitiva, spesso ammorbata dalle pressioni del pensiero legate alle prove della vita. Oggi, anche grazie al brillante lavoro di ricentratura e alleggerimento condotto con la guida di uno straordinario catalizzatore, il naturopata (e grande musicista) Andrea Cappelletti qui una mia vecchia ma sempre attuale intervista a lui -, posso dire che non è più così. Più avanti vado in questo percorso, più mi rendo conto che tutto è relazione, e che nelle cose è nascosto un percorso chiaro e luminoso, una vibrazione di musica pura e benefica, che attraversa perfino le regioni più oscure (soprattutto in tempi di follia e abuso del diritto come quelli che abbiamo recentemente vissuto e che ci auguriamo siano finiti).

Leggi tutto “Silenzi d’estate”

Viaggiare leggendo (e scrivendo)

VIAGGIARE LEGGENDO (E SCRIVENDO)

Viaggiare leggendo è uno dei refrain estivi più consolidati, benché messi alla prova dalle pigrizie tecnologicamente indotte degli ultimi dieci-quindici anni. Eppure, col ritorno alla vita dopo la triste stagione pandemica, si percepisce come le persone lo desiderino, esattamente come desiderano vedere i posti, viverli e incontrarci altra gente. Nel corso delle prime presentazioni di Da luoghi lontani (Arkadia Editore) in giro per l’Italia, ho avuto modo di sentirlo con chiarezza.

Viaggiare leggendo

Da Senigallia a Firenze, da Vercelli a Torino, da Barga a Urbino, ho percepito nitidamente come spostarsi e toccare (perché mi riferisco proprio al libro cartaceo, oggetto gradevolissimo come forma e consistenza, ancor prima che per i contenuti) fossero proprio le cose che più ci mancavano.

Leggi tutto “Viaggiare leggendo (e scrivendo)”

Grosseto e oltre

GROSSETO E OLTRE

Grosseto
Un tratto della spiaggia di Follonica

Il 28 aprile ho fatto il mio primo incontro coi lettori da quasi un anno in quel di Grosseto, presso la Sala “Sandro Pertini”, nell’ambito della rassegna “Autori oltre il tempo rovinoso” a cura di Pasqualino Casaburi. In quest’occasione abbiamo parlato di tutta la mia produzione letteraria, da Internet. Cronache della fine (Galaad Edizioni) a Viale dei silenzi (Arkadia Editore) e Berretti Erasmus (Fusta Editore), fino a introdurre Da luoghi lontani (Arkadia Editore), che il 20 luglio tornerò a presentare sempre a Grosseto e con Pasqualino Casaburi, in un appuntamento all’aperto presso le mura urbane, insieme ai miei coautori Carlo Cuppini e Sandra Salvato.

Quello che più conta, però, è stata la comunione di spiriti che ho respirato, con lettori che condividevano con me non solo l’interesse per la letteratura, ma anche i valori civili che hanno animato la resistenza alle discriminazioni di questa fase storica.

Ecco un video dell’incontro:

Poi, la sera, passeggiando per Grosseto dopo un’ottima cena nel bellissimo ristorante vegano “Essenza” di Valentina Marchetti, ho respirato – complice la scarsa quantità di persone in giro – un’atmosfera di altri tempi, che mi ha intuitivamente riportato agli anni Cinquanta, quando mia madre viveva proprio in questa città. E sensazioni consonanti ho provato nei due giorni seguenti a Follonica, dove ho trascorso molte ore su una spiaggia semideserta, con alle spalle il vecchio edificio di una colonia marina d’antan e, a sinistra e a destra, una distesa di sabbia bordata di azzurro e vele scure, oltre che di bassi edifici in stile quasi-coloniale. Anche loro rimandavano a un’Italia andata, sempre quella della giovinezza di mia madre. Anni e percezioni ambientali resi magistralmente nel libro di Pier Paolo Pasolini La lunga strada di sabbia (Guanda), che ho letto di recente.

Leggi tutto “Grosseto e oltre”