Nell’augurarvi Buon 2024 riallacciandomi al mio personalissimo modo di farvi gli auguri di Buon Natale una settimana fa circa, ecco qualche considerazione tratta dal mio saggio narrativo Voci oltre il buio, che sto scrivendo alternandolo con gli altri miei libri in corso di stesura (tra parentesi, durante le Feste ho completato il mio romanzo sullo sfondo della storia del calcio, che spero di collocare presto sul mercato editoriale).
Non entrerò più di tanto nel merito, per non spoilerare, ma vorrei prendere qualche piccola citazione usata nel testo – con richiami ai relativi autori, naturalmente – per entrare ancor meglio nello spirito non-dualistico e sincronicistico cui alludevo appunto qualche giorno fa per gli auguri natalizi.
Stiamo lavorando alla preparazione di un evento letterario sui luoghi in tutta la mia produzione narrativa, che si terrà a Firenze il 23 novembre alle ore 18 (qui potete trovare l’annuncio). Da oggi, quindi, citerò alcuni passi dei miei libri in cui le città, i paesi e i paesaggi, che per me sono sempre “personaggi”, compaiono in primo piano con tutta la loro energia e il loro “quid” specifico.
Come sapete dagli articoli che ho postato su questo blog nel corso degli ultimi mesi, lo spazio è tutto ciò che, in definitiva, esiste. Ed è prima di tutto un campo quantistico di natura vibrazionale, una stanza interiore, perché l’universo nasce fondamentalmente “da dentro”, come evidenziano le più avanzate ricerche di fisica quantistica (illuminante, in questo senso, la recente lettura di Irriducibile di Federico Faggin, ed. Mondadori, ma anche quella di David Bohm. La fisica dell’infinito, di Massimo Teodorani, Macro Edizioni, oltre che, naturalmente, de Il Tao della fisica di Fritjof Capra e di tutta la produzione di Carlo Rovelli, edita sempre da Adelphi).
L’unica riflessione che mi viene da fare, in questo tempo di aspre contrapposizioni interne e internazionali, è questa, alla luce del mio percorso spirituale e olistico, nonché delle letture e dei progetti letterari che ho in corso (e in mente): sto apprendendo sempre più la lezione della non dualità.
Qualsiasi contrapposizione è frutto di un’illusione, ovvero dell’idea di prevalere su qualcosa o qualcuno. Fermo restando il No a qualunque abuso della libertà altrui, politico o personale (il mio impegno negli ultimi anni sta a testimoniarlo), comprendo che l’unica cosa che conti è l’individuazione e l’espressione del Sé, scintilla divina annidata nel nucleo più profondo dell’identità, e che si manifesta – anzi, deve manifestarsi, per il bene personale e collettivo – nel far(si) concreto della propria vocazione.
Vivere in questa centratura favorisce uno stato di fluida realizzazione personale nella concretezza delle cose (come ben sottolineato da Fritjof Capra ne Il Tao della fisica), l’unione degli apparenti opposti – che sono solo frutto della sovrapposizione della mente alla realtà – e il venire alla luce di un intuito tendenzialmente infallibile.
Sono tornato da poco dalla prima, intensa fase di promozione del nuovo libro Da luoghi lontani (Arkadia Editore), che ho scritto insieme a Carlo Cuppini e Sandra Salvato, e mi trovo a entrare in una stagione di caldo e silenzi d’estate che invita al raccoglimento, a godere del presente e a viaggiare con la mente e l’anima, prima di risalire in macchina e partire per altre destinazioni.
L’idea di questo articolo mi è venuta mentre, due giorni fa, facevo il mio abituale giro a piedi per il quartiere dove abito, Ponte a Greve, sospeso esso stesso tra i silenzi (e a volte i rumori) di due “zone diverse”, Firenze e Scandicci, e dunque in sé un po’ “viaggio tra mondi”.
In passato, tornando dopo un bel periodo fuori, mi giravano abbondantemente le scatole per il fatto di dovermi reimmergere nella solita quotidianità ripetitiva, spesso ammorbata dalle pressioni del pensiero legate alle prove della vita. Oggi, anche grazie al brillante lavoro di ricentratura e alleggerimento condotto con la guida di uno straordinario catalizzatore, il naturopata (e grande musicista) Andrea Cappelletti – qui una mia vecchia ma sempre attuale intervista a lui -, posso dire che non è più così. Più avanti vado in questo percorso, più mi rendo conto che tutto è relazione, e che nelle cose è nascosto un percorso chiaro e luminoso, una vibrazione di musica pura e benefica, che attraversa perfino le regioni più oscure (soprattutto in tempi di follia e abuso del diritto come quelli che abbiamo recentemente vissuto e che ci auguriamo siano finiti).
Oggi leggo un’ultima volta, prima di consegnarla, la raccolta di racconti – ma dovrei dire il “concept book” – che ho scritto insieme a Sandra Salvato e Carlo Cuppini, due colleghi e amici con i quali ho una sintonia speciale. Uscirà e la troverete in libreria nei prossimi mesi, e credo che toccherà diverse vostre corde profonde (con noi lo ha fatto).
Non anticipo nulla, ovviamente, ma mi limito a dire che la conclusione di questo lavoro, iniziato ormai tre ani e mezzo fa, arriva in un momento per me altamente significativo: quello in cui si lascia andare una visione del mondo e se ne apre un’altra, radicata nel Sé; e in cui ciò che futilmente prima contava smette di “premere”, e si prende atto che l’Essenza viaggia su frequenze più alte.
Aggiungo solo una cosa: l’epigrafe tratta da Il Tao della fisica di Fritjof Capra, che l’autore ci ha gentilmente concesso di usare per il nostro libro. Sintonia splendida, anche quella con lui, che si è creata per una di quelle coincidenze che non sono coincidenze, ma magnetiche condivisioni.
“Il mondo naturale (…) è un mondo di varietà e complessità infinite, un mondo multidimensionale che non contiene né linee rette né forme perfettamente regolari, nel quale le cose non avvengono in successione ma tutte contemporaneamente; un mondo in cui – come ci insegna la fisica moderna – persino lo spazio vuoto ha una curvatura.”
(Fritjof Capra, Il Tao della fisica, traduzione di Giovanni Salio, Milano, Adelphi, 1989, pag. 31)
Nelle prossime settimane vi terremo aggiornati, e naturalmente poi seguirà l’annuncio ufficiale. Per il momento vi teniamo un po’ sulle spine e vi invitiamo a seguirci su tutti i nostri canali.
Nel frattempo cercherò – per quanto mi riguarda – di condividere con voi, come sempre faccio vari aspetti del mio processo creativo (anche relativo ad altri lavori).
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.