Luoghi, spazio, mondo interiore

LUOGHI, SPAZIO, MONDO INTERIORE

luoghi
Uno scorcio del quartiere di Sant’Ambrogio a Firenze, evocato nel passo di “Internet. Cronache della fine” citato in fondo a questo post (foto mia)

Stiamo lavorando alla preparazione di un evento letterario sui luoghi in tutta la mia produzione narrativa, che si terrà a Firenze il 23 novembre alle ore 18 (qui potete trovare l’annuncio). Da oggi, quindi, citerò alcuni passi dei miei libri in cui le città, i paesi e i paesaggi, che per me sono sempre “personaggi”, compaiono in primo piano con tutta la loro energia e il loro “quid” specifico.

Come sapete dagli articoli che ho postato su questo blog nel corso degli ultimi mesi, lo spazio è tutto ciò che, in definitiva, esiste. Ed è prima di tutto un campo quantistico di natura vibrazionale, una stanza interiore, perché l’universo nasce fondamentalmente “da dentro”, come evidenziano le più avanzate ricerche di fisica quantistica (illuminante, in questo senso, la recente lettura di Irriducibile di Federico Faggin, ed. Mondadori, ma anche quella di David Bohm. La fisica dell’infinito, di Massimo Teodorani, Macro Edizioni, oltre che, naturalmente, de Il Tao della fisica di Fritjof Capra e di tutta la produzione di Carlo Rovelli, edita sempre da Adelphi).

Leggi tutto “Luoghi, spazio, mondo interiore”

Respiro, consapevolezza, pace

RESPIRO, CONSAPEVOLEZZA, PACE

Respiro

I miei percorsi meditativi mi hanno portato a considerare un aspetto sul quale non avevo mai soffermato l’attenzione. C’è un punto, in ogni singolo respiro, in cui la stessa attività respiratoria si ferma (o si sofferma), e con essa il pensiero e la percezione del tempo. Quello è il punto in cui si colgono il silenzio e il vuoto perfetti, e il cuore riprende campo e irradia beneficamente l’holos spirito-mente-corpo. Insieme, si comprende l’illusorietà del tempo (confermata dalle più recenti scoperte della fisica quantistica) e ci si affaccia sull’Eterno.

In quel punto (che in realtà, olograficamente, è in ogni punto del cosmo, e quindi anche di noi) si annida il nucleo del nome stesso di Dio, che nella tradizione ebraica si chiama YHWH (spesso traslitterato come “Yahweh”), ovvero “Io sono”. Come a dire, non solo il “divino in noi” (il Sé) è la radice dell’identità, ma lo stesso nome di Dio, formato dalle due metà “YH” e “WH” – assimilabili al suono dell’inspirare e a quello dell’espirare – è un respiro completo. Il cuore di questo nome, però, è proprio l’attimo centrale in cui il respiro è fermo, l’istante senza-pensiero-e-senza-tempo a cui non corrisponde alcuna lettera, ma solo un immaginario trait d’union di “assenza”.

Leggi tutto “Respiro, consapevolezza, pace”