Relazioni amorose in un mondo distopico

RELAZIONI AMOROSE IN UN MONDO DISTOPICO

Sono molto grato a Karolina Kopańska, dottoranda in Studi Letterari all’Università di Danzica, in Polonia, per questo bellissimo articolo in lingua italiana, che ha scritto su un tema “incastonato” nei miei romanzi distopici della serie della fine di internet raccolti in Internet. Cronache della fine (Galaad Edizioni): quello delle relazioni amorose e della loro crisi nel mondo ipertecnologico di oggi (e di domani), e anche della frequente scelta di tanti individui di perseguire un proprio percorso personale “a prescindere” dal coltivare relazioni.

Relazioni amorose

L’articolo è uscito nella raccolta degli Atti di un convegno dell’Università di Łódź, dal titolo Larte di vivere, di sopravvivere, di rivivere, pubblicato da Wydawnictwo Uniwersytety Lodzkiego nell’autunno del 2022 e gratuitamente scaricabile qui a pag. 325.

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Viaggio nella narrativa di Giovanni Agnoloni

VIAGGIO NELLA NARRATIVA DI GIOVANNI AGNOLONI

Ecco l’evento di cui ho parlato più volte su questo blog nelle ultime settimane. Sarà il 23 novembre alle ore 18,00 a Bottega Strozzi, la bellissima libreria nel cortile di Palazzo Strozzi (mappa qui), a Firenze, e sarà condotto da due grandi amici, lo scrittore e libraio Carlo Cuppini, e l’autrice e giornalista Sandra Salvato, con i quali quest’anno ho pubblicato il concept-book Da luoghi lontani (Arkadia Editore).

Viaggio nella narrativa

Parleremo però anche di tutti gli altri miei libri, usando come filo conduttore quei luoghi e quei viaggi – nel mondo e nella mente – che sono autentici protagonisti dei miei lavori.

Ci soffermeremo dunque sulla mia quadrilogia distopica Internet. Cronache della fine (Galaad Edizioni), sul romanzo psicologico Viale dei silenzi (Arkadia) e sul mio memoir di viaggio Berretti Erasmus (Fusta Editore).

Vi aspettiamo!

Poetica e voci

POETICA E VOCI

In questi giorni, come sapete, sto portando avanti in parallelo vari lavori, tutti in qualche misura narrativi, ma con differenti gradazioni. Ciò di cui mi sto rendendo sempre più conto è che esistono motivi e atmosfere che ricorrono, pur in opere molto diverse tra loro.

Mi sto muovendo tra noir, (post) distopia, narrativa di viaggio e saggio narrativo, ma vedo e sento ricorrenze, corrispondenze ed echi trasversali che sono quasi sincronicità, e mi dicono che sto varcando il confine tra una poetica – ovvero (v. qui) lo stile e il complesso di temi e concetti che “definiscono” uno scrittore – e una molteplicità di voci di cui mi sento come ospite.

Poetica
(foto mia)

Curiosamente, questo è proprio il tema al centro del mio saggio narrativo, che descriverà il mio percorso interiore tra vita passata, riflessioni del presente e scelte artistiche e vocazionali maturate nel corso della vita. Forse è per questo che mi sono accorto che, per un autore, avere una propria “poetica” non è il punto definitivo. In altre parole, se la poetica è la voce di quel singolo scrittore, che lo rende in qualche modo riconoscibile – proprio come avviene ai musicisti o ai registi, pur molto vari nella loro produzione -, essa non è un blocco unico, proprio come non lo è la materia, che nella sua struttura ultima è imprevedibile e indeterminabile relazione tra particelle che sono anche onde, ovvero increspature di un campo vibrazionale meramente probabilistico ed eternamente mobile. Così, nello stile di un autore ci sono molteplici correnti e tendenze, chiavi armoniche e folate concettuali che s’intersecano e richiamano vicendevolmente, in una danza di relazione che, proprio come avviene nel cosmo, “tiene tutto insieme” e, vista da una certa distanza, appare come una “poetica”.

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Percorsi interiori e luoghi del mondo

PERCORSI INTERIORI E LUOGHI DEL MONDO

Ieri sera ho completato la lettura di  Sincronicità. Il legame tra fisica e psiche da Pauli a Jung a Chopra di Massimo Teodorani (MacroEdizioni), di cui avevo parlato nel mio precedente articolo, e la visione che ho maturato corrisponde perfettamente alla recente evoluzione dei miei percorsi interiori dell’ultimo periodo, oltre che ai frutti delle altre letture (ricordate qui), relative ad argomenti di fisica quantistica, psiche e spiritualità, che ho fatto in queste settimane.

Percorsi
Un “Ognidove” di cielo e acqua in una foto che ho scattato nei pressi di casa, a Firenze

Tutto è correlato, e quanto più la coscienza è consapevole di questo, e del fatto che vi è un implicito campo vibrazionale-spirituale alla base di tutto ciò che esiste, tanto più la sua capacità di co-creare, attuando la vocazione di vita di ognuno, si esplica fluidamente, nell’unità con quel Tutto e accompagnata da un’intuizione infallibile.

È questa la porta di accesso all’Ognidove – sempre mutuando il felicissimo neologismo dell’amico Davide Sapienza – concetto del quale ho parlato spesso (per esempio, qui), e sempre questa è la radice della mia netta propensione per fare dei luoghi il perno della mia produzione narrativa.

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Sincronicità

SINCRONICITÀ

Prima cosa: non ho dimenticato i libri da recensire che ho in lettura, per i quali sono in grave ritardo. Il fatto è che scrivo e traduco molto, e ora sono – come sapete – molto preso dall’elaborazione dei contenuti del mio saggio narrativo in fieri sulle tematiche dell’interiorità, che riflette tutto il mio percorso di scrittore e viaggiatore, in parte restituito dagli articoli usciti sul mio blog in questi mesi, oltre che dai contenuti del mio libro di viaggio Berretti Erasmus. Peregrinazioni di un ex studente nel Nord Europa (Fusta Editore) e del mio romanzo psicologico Viale dei silenzi (Arkadia Editore). Questi saranno oggetto, insieme a tutta la mia produzione, del già preannunciato incontro sui luoghi nella mia produzione narrativa, che avrà luogo a Firenze il 23 novembre alle ore 18 presso Bottega Strozziqui potete trovare l’annuncio.

Sincronicità

Vengo al punto odierno aggiungendo alla piccola bibliografia inclusa nel mio pezzo di qualche giorno fa un altro testo preziosissimo, che mi sta assorbendo e rivelando prospettive perfettamente consonanti con la mia ricerca spirituale, che dal suo saldo nucleo cristiano si apre su tutte le grandi tradizioni spirituali, sulla psicologia analitica, sulla fisica quantistica e sulla medicina olistica (a scanso di accuse di “sincretismo”, preciso, con Terenzio, che “Homo sum, humani nihil a me alienum puto”). Si tratta di un altro saggio dell’astrofisico Massimo Teodorani, Sincronicità. Il legame tra fisica e psiche da Pauli a Jung a Chopra (MacroEdizioni).

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Luoghi, spazio, mondo interiore

LUOGHI, SPAZIO, MONDO INTERIORE

luoghi
Uno scorcio del quartiere di Sant’Ambrogio a Firenze, evocato nel passo di “Internet. Cronache della fine” citato in fondo a questo post (foto mia)

Stiamo lavorando alla preparazione di un evento letterario sui luoghi in tutta la mia produzione narrativa, che si terrà a Firenze il 23 novembre alle ore 18 (qui potete trovare l’annuncio). Da oggi, quindi, citerò alcuni passi dei miei libri in cui le città, i paesi e i paesaggi, che per me sono sempre “personaggi”, compaiono in primo piano con tutta la loro energia e il loro “quid” specifico.

Come sapete dagli articoli che ho postato su questo blog nel corso degli ultimi mesi, lo spazio è tutto ciò che, in definitiva, esiste. Ed è prima di tutto un campo quantistico di natura vibrazionale, una stanza interiore, perché l’universo nasce fondamentalmente “da dentro”, come evidenziano le più avanzate ricerche di fisica quantistica (illuminante, in questo senso, la recente lettura di Irriducibile di Federico Faggin, ed. Mondadori, ma anche quella di David Bohm. La fisica dell’infinito, di Massimo Teodorani, Macro Edizioni, oltre che, naturalmente, de Il Tao della fisica di Fritjof Capra e di tutta la produzione di Carlo Rovelli, edita sempre da Adelphi).

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Viaggiare leggendo (e scrivendo)

VIAGGIARE LEGGENDO (E SCRIVENDO)

Viaggiare leggendo è uno dei refrain estivi più consolidati, benché messi alla prova dalle pigrizie tecnologicamente indotte degli ultimi dieci-quindici anni. Eppure, col ritorno alla vita dopo la triste stagione pandemica, si percepisce come le persone lo desiderino, esattamente come desiderano vedere i posti, viverli e incontrarci altra gente. Nel corso delle prime presentazioni di Da luoghi lontani (Arkadia Editore) in giro per l’Italia, ho avuto modo di sentirlo con chiarezza.

Viaggiare leggendo

Da Senigallia a Firenze, da Vercelli a Torino, da Barga a Urbino, ho percepito nitidamente come spostarsi e toccare (perché mi riferisco proprio al libro cartaceo, oggetto gradevolissimo come forma e consistenza, ancor prima che per i contenuti) fossero proprio le cose che più ci mancavano.

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Grosseto e oltre

GROSSETO E OLTRE

Grosseto
Un tratto della spiaggia di Follonica

Il 28 aprile ho fatto il mio primo incontro coi lettori da quasi un anno in quel di Grosseto, presso la Sala “Sandro Pertini”, nell’ambito della rassegna “Autori oltre il tempo rovinoso” a cura di Pasqualino Casaburi. In quest’occasione abbiamo parlato di tutta la mia produzione letteraria, da Internet. Cronache della fine (Galaad Edizioni) a Viale dei silenzi (Arkadia Editore) e Berretti Erasmus (Fusta Editore), fino a introdurre Da luoghi lontani (Arkadia Editore), che il 20 luglio tornerò a presentare sempre a Grosseto e con Pasqualino Casaburi, in un appuntamento all’aperto presso le mura urbane, insieme ai miei coautori Carlo Cuppini e Sandra Salvato.

Quello che più conta, però, è stata la comunione di spiriti che ho respirato, con lettori che condividevano con me non solo l’interesse per la letteratura, ma anche i valori civili che hanno animato la resistenza alle discriminazioni di questa fase storica.

Ecco un video dell’incontro:

Poi, la sera, passeggiando per Grosseto dopo un’ottima cena nel bellissimo ristorante vegano “Essenza” di Valentina Marchetti, ho respirato – complice la scarsa quantità di persone in giro – un’atmosfera di altri tempi, che mi ha intuitivamente riportato agli anni Cinquanta, quando mia madre viveva proprio in questa città. E sensazioni consonanti ho provato nei due giorni seguenti a Follonica, dove ho trascorso molte ore su una spiaggia semideserta, con alle spalle il vecchio edificio di una colonia marina d’antan e, a sinistra e a destra, una distesa di sabbia bordata di azzurro e vele scure, oltre che di bassi edifici in stile quasi-coloniale. Anche loro rimandavano a un’Italia andata, sempre quella della giovinezza di mia madre. Anni e percezioni ambientali resi magistralmente nel libro di Pier Paolo Pasolini La lunga strada di sabbia (Guanda), che ho letto di recente.

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Resistenza vs dipendenza

RESISTENZA VS DIPENDENZA

resistenza

Traducendo l’articolo della Prof.ssa Karwacka-Pastor Świat bez Internetu. Lęk i niepokój w twórczości Giovanniego Agnoloniego (“Il mondo senza Internet. Paura e inquietudine nell’opera di Giovanni Agnoloni”), pubblicato nel volume “(NIE)POKÓJ w tekstach kultury XIX-XIX wieku (“Pace e inquietudine nei testi di rilevanza culturale nei secoli XIX-XXI”) (Wydawnictwo Uniwersytetu Gdańskiego, Gdańsk 2021), mi sono imbattuto in un passo di Internet. Cronache della fine (Galaad Edizioni) che suona quanto mai attuale, soprattutto in relazione ai concetti di resistenza (e di un suo frequente opposto, la dipendenza):

“Stavo indugiando troppo a lungo. Erano diverse ore che aspettavo, spaventato all’idea di uscire allo scoperto. Non riuscivo ad accettare quanto era successo; l’aut aut che mi avevano imposto, togliendosi la maschera.

La Macros aveva fornito all’Europa il più avanzato livello di servizi mai sperimentati, superiore perfino agli standard di vita americani. La crisi dei primi quindici anni del Duemila aveva determinato un blocco generalizzato dell’economia, che aveva portato a un ristagno dei consumi; finché non era apparso qualcuno che aveva immesso sul mercato prodotti tecnologici adatti alla vita quotidiana e a basso costo. Il benessere era sembrato di nuovo alla portata di tutti. L’omologazione aveva trionfato.

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Messaggi dei sogni e scrittura

MESSAGGI DEI SOGNI E SCRITTURA

Messaggi dei sogni

Mi capita spesso – per me che, fino a poco tempo fa, ero nottambulo – di svegliarmi molto presto. E mi accorgo che, verso le sei del mattino, sono massimamente recettivo. I canali energetico-spirituali sono aperti, i sogni sono altamente rivelatori e i messaggi che ricevo sono chiarissimi.

Spesso hanno a che fare con la trama di ciò che sto scrivendo. Quello che vedo e sento riguardo al mio nuovo libro (quello post-distopico di cui vi ho già scritto) ha a che fare con un orizzonte di rinascita, oltre il buio manipolatorio del presente e oltre ogni dualismo. Si tratta di un nuovo linguaggio, come sperimentare una nuova lingua o un nuovo tipo di musica. È una frontiera che ho sperimentato poche altre volte. Anzi, è la prima, almeno in modo così marcato.

Messaggi dei sogni

Qualcosa del genere mi era già successo, ma molto meno intensamente, mentre scrivevo Viale dei silenzi (Arkadia Editore). Lì l’aspetto-chiave era stato il dialogo dell’io narrante con il padre, che rifletteva (sia pur in una cornice di eventi non autobiografica) il mio dialogo spirituale con mio padre.
Per esempio in questo pezzo, dove Roberto, lo scrittore protagonista del romanzo, rileggeva in un suo manoscritto parole che aveva immaginato pronunciate dal genitore:

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