Lingua svedese e altre riflessioni

LINGUA SVEDESE E ALTRE RIFLESSIONI

Lo svedese è l’ultima lingua (finora) che ho studiato, e l’ho amata fin dall’inizio per la sua musicalità, anche se la comprensione orale e la pronuncia sono toste. Tra l’anno scorso e questo ho tradotto – ed è da poco uscita – la raccolta di epistole di Sanja Särman Lettere dalle piante agli esseri umani (per Ortica Editrice), di cui abbiamo parlato in varie occasioni e che sta andando benissimo sia come recensioni (ricordo con particolare affetto quella del Prof. Francesco Improta), sia come risposte da parte dei lettori.

In attesa della prossima presentazione italiana, il 17 maggio alle 18,30 al Giardino delle Rose a Firenze, con Paolo Ciampi, la settimana prossima (il 4 maggio) lo presenterò a Stoccolma con l’Autrice presso Rönnels Antikvariat (Birger Jarlsgatan 32) (alle ore 17), con l’intervento musicale del gruppo Blomsterunge.

Lingua svedese

A parte ciò, nei giorni immediatamente precedenti e successivi interverrò a due incontri universitari sul tema della traduzione letteraria, collegata alla scrittura e al suono:

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Francesco Improta recensisce “Lettere delle piante agli esseri umani”

FRANCESCO IMPROTA RECENSISCE “LETTERE DELLE PIANTE AGLI ESSERI UMANI”

Ringrazio di cuore il Prof. Francesco Improta, grande critico letterario, per questa splendida recensione, la prima che esce su Lettere delle piante agli esseri umani di Sanja Särman, il libro di epistole che ho tradotto dall’inglese e dallo svedese, appena uscito per Ortica Editrice.

Francesco Improta

Potete leggerla integralmente su RPlibri, il blog letterario curato da Rita Pacilio, a cui va la mia gratitudine per l’ospitalità.

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Sincronicità

SINCRONICITÀ

Prima cosa: non ho dimenticato i libri da recensire che ho in lettura, per i quali sono in grave ritardo. Il fatto è che scrivo e traduco molto, e ora sono – come sapete – molto preso dall’elaborazione dei contenuti del mio saggio narrativo in fieri sulle tematiche dell’interiorità, che riflette tutto il mio percorso di scrittore e viaggiatore, in parte restituito dagli articoli usciti sul mio blog in questi mesi, oltre che dai contenuti del mio libro di viaggio Berretti Erasmus. Peregrinazioni di un ex studente nel Nord Europa (Fusta Editore) e del mio romanzo psicologico Viale dei silenzi (Arkadia Editore). Questi saranno oggetto, insieme a tutta la mia produzione, del già preannunciato incontro sui luoghi nella mia produzione narrativa, che avrà luogo a Firenze il 23 novembre alle ore 18 presso Bottega Strozziqui potete trovare l’annuncio.

Sincronicità

Vengo al punto odierno aggiungendo alla piccola bibliografia inclusa nel mio pezzo di qualche giorno fa un altro testo preziosissimo, che mi sta assorbendo e rivelando prospettive perfettamente consonanti con la mia ricerca spirituale, che dal suo saldo nucleo cristiano si apre su tutte le grandi tradizioni spirituali, sulla psicologia analitica, sulla fisica quantistica e sulla medicina olistica (a scanso di accuse di “sincretismo”, preciso, con Terenzio, che “Homo sum, humani nihil a me alienum puto”). Si tratta di un altro saggio dell’astrofisico Massimo Teodorani, Sincronicità. Il legame tra fisica e psiche da Pauli a Jung a Chopra (MacroEdizioni).

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Beppi Improta, “Due o tre cose che so” di cinema

Beppi Improta, “Due o tre cose che so” di cinema

È uscito un interessante libro sul cinema di Beppi Improta, dal titolo decisamente accattivante “Due o tre cose che so”di cinema. Si tratta di un volume corposo di 420 pagine e 100 fotografie e raccoglie riflessioni, impressioni, note critiche e curiosità sui film degli ultimi anni e non solo. Attualmente il libro è disponibile solo presso Gedi Gruppo editoriale ma tra poco più di una settimana verrà distribuito anche da IBS, Amazon e Feltrinelli. A seguire la bella foto della copertina.

Beppi Improta

Condivisione e promozione culturale

CONDIVISIONE E PROMOZIONE CULTURALE

Condivisione

In questa stagione ancora difficile, ma di rinnovamento e liberazione, mi è capitato di fare una riflessione cruciale riguardo al lavoro letterario. Una cosa che avevo notato a sprazzi anche in passato, ma che adesso mi si ripropone nella sua essenza nuda e netta. Nella scrittura, l’elemento dell’autenticità dell’espressione è fondamentale, sì; tuttavia, anche il lavoro di promozione e “movimentazione” culturale è essenziale, e non solo in una (del tutto legittima) prospettiva commerciale, ma nell’ottica della condivisione.

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Divagazioni essenziali

DIVAGAZIONI ESSENZIALI

Divagazioni

In questi giorni pre- e post-pasquali ho lavorato soprattutto alla preparazione della promozione dell’appena uscito Da luoghi lontani (Arkadia Editore) insieme ai colleghi e amici Carlo Cuppini e Sandra Salvato (nella foto) e alla casa editrice – presto vi daremo notizie.

Il fatto è che ho scritto meno, almeno su carta, non certo nella testa, dove ho lasciato mulinare, accordarsi e organizzarsi idee che mi torneranno utilissime al momento di rimettere mano alla penna – che, come sapete, per me è sempre l’ultimo atto (ci arrivo quando sento il tutto pressoché pronto dentro).

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TVL Pistoia su “Internet Cronache della fine”

TVL Pistoia

TVL Pistoia su Internet. Cronache della fine

Splendida recensione di Internet. Cronache della fine (Galaad Edizioni), a firma di Giuseppe Previti, sul suo blog, in vista della registrazione (giovedì) della puntata di “Giallo Pistoia” che riguarderà proprio questo mio libro, e che andrà in onda su TVL Pistoia (canale 11 del digitale terrestre in Toscana, e sennò sul sito dell’emittente) sabato 22 gennaio alle ore 21,30, con repliche domenica 23 alle 17,00 e martedì 25 alle 18,10.

Eccone un estratto:

“GIOVANNI AGNOLONI con INTERNET CRONACHE DALLA FINE ripresenta una serie di temi dalla solitudine alla mancanza di libertà, in presenza di un… Grande Fratello o di chi per esso che ti condiziona esteriormente e interiormente.Sono così riuniti in un unico volume quattro romanzi , SENTIERI DI NOTTE(2012),PARTITA DI ANIME (2014), LA CASA DEGLI ANONIMI (2014) eL’ULTIMO ANGOLO DI MONDO FINITO (2017). Quale lo scopo dell’operazione? Tendere una connessione tra presente e futuro e riportare l’uomo alla sua dimensione più umana. L’autore pubblica il primo romanzo una decina di anni fa quando una Multinazionale europea senza scrupoli ha provocato un collasso energetico oscurando il mondo, e provocando il collasso di internet. La storia ci porta a Berlino, Cracovia, Lucerna dove si svolgono vari fatti.GIOVANNI AGNOLONI descrive con abilità città e personaggi, ma vi è un senso di oppressione comune un po’ a tutti, una sorta di nebbia che non è altro che la cecità degli uomini, portati dallo loro incapacità all’auto-distruzione. Sono storie dove i personaggi hanno sempre qualcosa da ritrovare, anzitutto se stessi. E non sarà facile in un mondo così frammentato e diviso. E anche nel terzo e quarto libro il mondo è sempre più inquietante.
La crisi dei mezzi di comunicazione è sempre più estesa, nella città ora ci sono gli ologrammi che determinano il comportamento delle persone. E nell’ultimo capitolo di questa saga  ritroviamo alcuni dei protagonisti, già comparsi nelle precedenti storie e che girando per il mondo hanno scoperto nuove verità sul tempo politico e sociologico.”

Il resto su www.giuseppepreviti.it