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Passione e Rinascita

PASSIONE E RINASCITA

Passione

Non lo nego, per me le giornate con un forte significato spirituale, come queste di Passione, sono sempre difficili. Probabilmente è perché fanno tutt’uno con i miei percorsi meditativi, che sono anch’essi spirituali.

Stanotte ho anche sognato un terremoto, leggero ma prolungato – quasi un massaggio dell’anima. Un segno di cambiamento importante, pare. Mi sono svegliato un po’ più riposato del solito – cosa rara, per quanto mi riguarda.
Di cose come queste si nutre anche la mia scrittura, anche quando è meno impegnata e introspettiva. Ma in fondo lo è sempre. Mi dicono di scrivere cose semplici, di tener conto del punto di vista del lettore. Lo faccio mentre edito, mai mentre scrivo. Le parole non sono negoziabili, e in verità sono sempre leggibili e comprensibili. Basta attivare i neuroni e aprire il cuore. Le forme, dopo, a volte possono essere ritoccate, ma neanche sempre. Non si può alterare il messaggio che “arriva”.

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Scrittura e traduzione – Le mie prossime conferenze svedesi

SCRITTURA E TRADUZIONE – LE MIE PROSSIME CONFERENZE SVEDESI

Ecco l’abstract che ho preparato per le mie prossime conversazioni (a inizio maggio) con gli studenti delle università di Stoccolma e Uppsala, in Svezia.
Come ho scritto qualche giorno fa, sarà un viaggio nella mia dimensione creativa, considerata tanto dal punto di vista di uno scrittore quanto da quello di un traduttore.
Domani (3 aprile) accennerò ad alcuni di questi aspetti anche durante il nostro webinar “Scrittori e scrittura in Italia tra lingua, luoghi e storia”, in diretta dalle 19.30 su Anticorpi letterari.

Here’s the abstract I’ve prepared for my forthcoming talks (in early May) with the students at the universities of Stockholm and Uppsala, in Sweden.
As I wrote a few days ago, it will be a journey in my creative dimension, seen form both a writer’s and a translator’s viewpoint.
Tomorrow (April 3rd) I will also hint at some of these aspects during our webinar “Scrittori e scrittura in Italia tra lingua, luoghi e storia”, live from 7.30 pm on Anticorpi letterari.

Scrittura e traduzione
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Voci e Stoccolma

VOCI E STOCCOLMA

Quando scrivo, e in fondo anche quando traduco, cerco di rendermi il più possibile “tramite”, veicolo di una vibrazione-suono (sia che parta dal testo di un altro autore, come nel caso dello splendido romanzo di Amir Valle che sto traducendo dallo spagnolo e che uscirà in Italia a inizio autunno, sia che parta dal mio profondo, o forse dall’universo implicato di David Bohm – poco cambia).

Spesso quello che scrivo è veicolato dalle mie meditazioni, e spesso in sintonia con quanto emerge dalle terapie bioenergetiche che faccio col mio naturopata – che infatti ha pure ispirato il protagonista di un mio nuovo romanzo ancora inedito -, oltre che con le mie letture, i miei viaggi e i miei autonomi percorsi spirituali.

Voci
Un momento della presentazione di ieri a Bologna a La confraternita dell’uva (scattata dal libraio Giorgio)

Ieri, a Bologna, dopo la presentazione di Da luoghi alla libreria indipendente La confraternita dell’uva, insieme alla giornalista Emilia Vitulano, mentre aggiungevo la mia dedica a quelle di Carlo Cuppini e Sandra Salvato in una copia di Da luoghi lontani (Arkadia Editore), cercavo di concentrarmi su una frase significativa emersa durante quei percorsi, e non riuscivo a ricordare nulla. Poi me n’è venuta una che non corrisponde appieno a quelle “ricevute”, ma ne riproduce il senso in un modo nuovo e perfettamente in linea col mio saggio (auto)narrativo in corso di stesura.

“Oltre la danza della mente, seguendo le voci”

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Scrittori e scrittura in Italia tra lingua, luoghi e storia

SCRITTORI E SCRITTURA IN ITALIA TRA LINGUA, LUOGHI E STORIA

Scrittori

Lunedì 3 aprile alle 19,30, su Anticorpi letterari, potrete seguire in diretta un webinar da me organizzato insieme alla Prof.ssa Dorota Karwacka-Pastor, direttrice dell’Italianistica dell’Università di Danzica, che avrà per tema “Scrittori e scrittura in Italia tra lingua, luoghi e storia”.

Io farò da anfitrione e psicopompo qual sono 😃 e dirò la mia, ma avremo con noi diversi ospiti (avrei voluto coinvolgerne di più, ma purtroppo il tempo a disposizione non poteva estendersi troppo): Marino Magliani, Paolo Ciampi, Sandra Salvato, Carlo Cuppini, Karolina Kopańska, Leonardo Masi, Gabriele Fredianelli.

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Francesco Improta recensisce “Lettere delle piante agli esseri umani”

FRANCESCO IMPROTA RECENSISCE “LETTERE DELLE PIANTE AGLI ESSERI UMANI”

Ringrazio di cuore il Prof. Francesco Improta, grande critico letterario, per questa splendida recensione, la prima che esce su Lettere delle piante agli esseri umani di Sanja Särman, il libro di epistole che ho tradotto dall’inglese e dallo svedese, appena uscito per Ortica Editrice.

Francesco Improta

Potete leggerla integralmente su RPlibri, il blog letterario curato da Rita Pacilio, a cui va la mia gratitudine per l’ospitalità.

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Le piante comunicano

LE PIANTE COMUNICANO

In uscita oggi per Ortica Editrice, Lettere delle piante agli esseri umani, dell’autrice svedese Sanja Särman, la mia nuova traduzione, da un insieme di testi (che sono epistole-e-racconti) in parte in inglese, in parte in svedese, pubblicati per la prima volta in lingua italiana.

Le piante comunicano davvero. In questo libro, infatti, in cui si entra direttamente nel pensiero e nel cuore della natura, che parla agli esseri umani impegnandoli in un dialogo in cui loro provano a risponderle.

Le piante comunicano

Ne ho parlato oggi, venerdì 24 febbraio, tra le altre cose, su TVR-Teleitalia 7Gold e Teleregione durante un’intervista nel corso della trasmissione “Linea diretta”, condotta da Francesco Nidiaci, che verteva sul tema dei luoghi e del viaggio nei miei libri e nella mia attività di traduttore e amante delle lingue. (Ringrazio ancora tutta la redazione e in particolare la giornalista Sara Sgatti, che mi ha invitato).

Ecco la registrazione della puntata, che riguarda me a partire dal minuto 28:00.

Chi non vive in Toscana potrà seguirmi in diretta streaming dalle 15,30 sul sito dell’emittente.

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Sanja Särman, “Lettere delle piante agli esseri umani”

SANJA SÄRMAN, “LETTERE DELLE PIANTE AGLI ESSERI UMANI”

Ora posso annunciare l’uscita, il 24 febbraio, per Ortica Editrice della mia nuova traduzione. Un libro speciale, diverso da tutti gli altri. Una raccolta di epistole che sono racconti che formano un singolarissimo romanzo della natura, retto da un filo conduttore sottilmente filosofico.

Lettere delle piante agli esseri umani, dell’autrice sino-svedese Sanja Särman.

Sanja Särman

E’ già possibile prenotarlo qui, e dal 24 febbraio sarà disponibile in libreria.

“Siamo le Piante, sosteniamo noi la biosfera. Dovreste essere grati per come i nostri rami si piegano verso il basso. Se non lo sarete, ci ucciderete. Tanto peggio per voi. Siamo troppo eleganti per pensare a ritorsioni. Accetteremo la morte. Siamo le Piante, e voi vivete solo grazie a noi.”

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Lingue e vocazione

LINGUE E VOCAZIONE

Ieri notte, affacciandomi per l’ennesima volta dalla portafinestra del salotto, mi sono detto che Via Bugiardini è una strada (presente anche nel mio racconto “Alleghe” in Da luoghi lontani) che somiglia al mio modo di concepire lo spazio: un Ognidove (sempre citando l’amico Davide Sapienza) che racchiude in sé infinite varianti e sfumature – di atmosfera, di lingue e di culture in senso lato. Ultimamente, completando la prima stesura del mio romanzo post-distopico – cui ho più volte fanno cenno su questo blog e sui social -, mi sono reso conto che tutto questo vi riecheggiava abbondantemente.

Lingue
Via Bugiardini vista dal mio salotto (foto mia)

Ieri, poi, rileggendo il romanzo distopico di cui l’altro è il sequel (ovvero, sono una miniserie di due romanzi), ho trovato un riferimento di un personaggio femminile a una “lingua implicita” precedente tutte le altre, e fatta della stessa essenza del suono. Ecco perché penso che studiare musica vada di pari passo con – e alimenti – lo studio delle lingue e la pratica della scrittura. Per me, almeno, è così.

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Relazioni amorose in un mondo distopico

RELAZIONI AMOROSE IN UN MONDO DISTOPICO

Sono molto grato a Karolina Kopańska, dottoranda in Studi Letterari all’Università di Danzica, in Polonia, per questo bellissimo articolo in lingua italiana, che ha scritto su un tema “incastonato” nei miei romanzi distopici della serie della fine di internet raccolti in Internet. Cronache della fine (Galaad Edizioni): quello delle relazioni amorose e della loro crisi nel mondo ipertecnologico di oggi (e di domani), e anche della frequente scelta di tanti individui di perseguire un proprio percorso personale “a prescindere” dal coltivare relazioni.

Relazioni amorose

L’articolo è uscito nella raccolta degli Atti di un convegno dell’Università di Łódź, dal titolo Larte di vivere, di sopravvivere, di rivivere, pubblicato da Wydawnictwo Uniwersytety Lodzkiego nell’autunno del 2022 e gratuitamente scaricabile qui a pag. 325.

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In principio era il Verbo

IN PRINCIPIO ERA IL VERBO

“In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che
esiste.
in lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l’hanno accolta. (…)”

(Dal Prologo del Vangelo di Giovanni)

Oggi, commentando questo capolavoro, che per me è l’inarrivato vertice letterario, filosofico e spirituale della cultura occidentale (e non solo), Don Marco, mio parroco e grande amico, ha detto una cosa che è la quintessenza di tutte le mie meditazioni dell’ultimo periodo, e che sostanzia il Natale che sto vivendo, andando al cuore del concetto stesso di Rivelazione:

“Dio è la presenza che riempie di sé tutto lo spazio”.

In principio era il Verbo
Foto mia scattata sul ponte di Via Pisana sul torrente Greve, nel quartiere di Ponte a Greve, a Firenze
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