Perugia e altro

PERUGIA E ALTRO

Di ritorno dall’ottimo incontro sul tema del viaggio presso il Centro Giovani di Sperlonga, che mi ha permesso di conoscere dei ragazzi veramente in gamba, grandi lettori e appassionati di lingue, sto organizzando altri eventi simili presso diverse biblioteche.

Il primo sarà lunedì 16 ottobre alla Biblioteca degli Arconi di Perugia (Via della Rupe, c/o ingresso scale mobili Stazione Pincetto Minimetrò) e avrà per titolo “Gli orizzonti del viaggio e delle lingue”. Sarà un’altra occasione per percorrere i luoghi dei miei libri, oltre a quelli – e alle lingue in cui sono stati scritti – delle opere da me tradotte.

Perugia

Intendo proseguire in questo itinerario di riflessione – iniziato a maggio in quel di Stoccolma – che mette insieme (perché sono insieme) scrittura e traduzione, in quanto entrambe forme di espressione del mondo interiore di un autore, che si tratti di un’opera sua o di un altro scrittore, da lui però interpretata e “trascritta” nell’atto traduttivo.

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Christian Stannow in (mia) traduzione

CHRISTIAN STANNOW IN (MIA) TRADUZIONE

Abbiamo avuto la conferma di un finanziamento proveniente dalla Svezia (più precisamente, dalla Fondazione C.M. Lerici, afferente all’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma) per tradurre questi due libri (li trovate nella foto) dello scrittore, sceneggiatore e regista svedese Christian Stannow (v. qui). Si tratta di Träbild (un romanzo formato da racconti concatenati di ambientazione medievale, sull’isola baltica di Gotland) e di una selezione di poesie ispirate sempre da Gotland e appartenenti alla raccolta dei suoi “Versi sparsi” (Strödda Dikter). Due perle da noi poco conosciute di un autore (oggi novantenne e in gambissima) che ha realizzato dei documentari di successo negli anni ’60.

Christian Stannow

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Scrittura e traduzione – Le mie prossime conferenze svedesi

SCRITTURA E TRADUZIONE – LE MIE PROSSIME CONFERENZE SVEDESI

Ecco l’abstract che ho preparato per le mie prossime conversazioni (a inizio maggio) con gli studenti delle università di Stoccolma e Uppsala, in Svezia.
Come ho scritto qualche giorno fa, sarà un viaggio nella mia dimensione creativa, considerata tanto dal punto di vista di uno scrittore quanto da quello di un traduttore.
Domani (3 aprile) accennerò ad alcuni di questi aspetti anche durante il nostro webinar “Scrittori e scrittura in Italia tra lingua, luoghi e storia”, in diretta dalle 19.30 su Anticorpi letterari.

Here’s the abstract I’ve prepared for my forthcoming talks (in early May) with the students at the universities of Stockholm and Uppsala, in Sweden.
As I wrote a few days ago, it will be a journey in my creative dimension, seen form both a writer’s and a translator’s viewpoint.
Tomorrow (April 3rd) I will also hint at some of these aspects during our webinar “Scrittori e scrittura in Italia tra lingua, luoghi e storia”, live from 7.30 pm on Anticorpi letterari.

Scrittura e traduzione
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Voci e Stoccolma

VOCI E STOCCOLMA

Quando scrivo, e in fondo anche quando traduco, cerco di rendermi il più possibile “tramite”, veicolo di una vibrazione-suono (sia che parta dal testo di un altro autore, come nel caso dello splendido romanzo di Amir Valle che sto traducendo dallo spagnolo e che uscirà in Italia a inizio autunno, sia che parta dal mio profondo, o forse dall’universo implicato di David Bohm – poco cambia).

Spesso quello che scrivo è veicolato dalle mie meditazioni, e spesso in sintonia con quanto emerge dalle terapie bioenergetiche che faccio col mio naturopata – che infatti ha pure ispirato il protagonista di un mio nuovo romanzo ancora inedito -, oltre che con le mie letture, i miei viaggi e i miei autonomi percorsi spirituali.

Voci
Un momento della presentazione di ieri a Bologna a La confraternita dell’uva (scattata dal libraio Giorgio)

Ieri, a Bologna, dopo la presentazione di Da luoghi alla libreria indipendente La confraternita dell’uva, insieme alla giornalista Emilia Vitulano, mentre aggiungevo la mia dedica a quelle di Carlo Cuppini e Sandra Salvato in una copia di Da luoghi lontani (Arkadia Editore), cercavo di concentrarmi su una frase significativa emersa durante quei percorsi, e non riuscivo a ricordare nulla. Poi me n’è venuta una che non corrisponde appieno a quelle “ricevute”, ma ne riproduce il senso in un modo nuovo e perfettamente in linea col mio saggio (auto)narrativo in corso di stesura.

“Oltre la danza della mente, seguendo le voci”

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