Il santuario delle ombre recensito da Francesco Improta

IL SANTUARIO DELLE OMBRE RECENSITO DA FRANCESCO IMPROTA

Su RPLibri è uscita una bellissima recensione del Prof. Francesco Improta del romanzo da me tradotto Il santuario delle ombre dello scrittore cubano Amir Valle (recentemente uscito per Golem Edizioni). Cito l’inizio del pezzo, ringraziando il Prof. Improta per le parole che ha speso sul mio lavoro di traduzione e rimandandovi al sito per la versione integrale:

“Da poco più di un mese è arrivato in libreria, nella sontuosa traduzione di Giovanni Agnoloni, Il santuario delle ombre di Amir Valle, scrittore cubano che attualmente vive e lavora a Berlino. Come si può leggere sul suo sito internet, “Amir non abita (più) a Cuba ma Cuba abita (sempre) in lui”, nel senso che egli è visceralmente legato alla sua terra d’origine e non può prescindere da essa. Non solo i suoi libri, di fiction o di saggistica poco importa, sono ambientati a Cuba ma affrontano anche e soprattutto i problemi e le contraddizioni, le aspettative e le delusioni, la corruzione e le paure di quest’isola caraibica. Ne Le Porte della notte, tradotto sempre da Agnoloni e pubblicato in Italia nel 2013, un anno dopo Non lasciar mai che ti vedano piangere, Valle aveva affrontato una delle piaghe peggiori del nostro tempo, la pedofilia spesso contrabbandata sotto l’etichetta, già di per sé disdicevole e vergognosa, di turismo sessuale così diffuso nell’America centrale e meridionale, qui, ne Il santuario delle ombre,  denuncia un fenomeno ancora più drammatico: la fuga dei cubani dal regime, nell’illusione di un futuro migliore, che finiscono vittime dei cosiddetti traghettatori che li derubano, li uccidono e li gettano a mare (si parla di oltre 20.000 cubani finiti in questo modo). Alla storia reale, corredata da fatti realmente accaduti e personaggi veramente esistiti, che ha non poche consonanze con le migrazioni verso l’Europa di africani disperati che cercano di sfuggire alla guerra o alla miseria e che spesso diventano cibo per i pesci del Mediterraneo, s’intreccia una vicenda di fantasia, a mezzo tra l’inchiesta giornalistica e il noir.”

Il santuario delle ombre
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Amir Valle, “Il santuario delle ombre”

AMIR VALLE, “IL SANTUARIO DELLE OMBRE”

Ecco la mia nuova traduzione, Il santuario delle ombre dello scrittore cubano Amir Valle, uno dei massimi esponenti della narrativa di testimonianza storico-sociale sugli aspetti più oscuri della Cuba contemporanea. È appena uscito per Golem Edizioni, ed è una storia tragica e bellissima, sul dramma dei cubani in fuga dal regime nel disperato tentativo di raggiungere la Florida (e l’illusione di una vita migliore), cadendo però vittime di uno spietato racket di “traghettatori” che invece li derubano per poi ucciderli e gettarli in mare.

Amir Valle

Un tema quanto mai attuale, corredato dall’aspetto giallistico-noir dell’indagine del poliziotto Alain Bec e del “sindaco” della mala “vecchio stile” di Habana Vieja Alex Varga – storici personaggi creati dalla penna di Amir Valle. L’autore, che in passato avevo già tradotto con i suoi romanzi Le porte della notte e Non lasciar mai che ti vedano piangere, risiede da anni a Berlino, dove svolge anche la professione di giornalista, alla base del suo approccio alla concretezza dei fatti del nostro tempo.

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