ORIZZONTI DEL VIAGGIO E DELLE LINGUE
Continua la serie dei miei appuntamenti in giro per l’Italia sul tema Gli orizzonti del viaggio e delle lingue, nei quali parto dai luoghi evocati nei miei libri e in quelli da me tradotti per svolgere una riflessione generale sul filo sottile ma profondo che lega il lavoro di scrittura a quello di traduzione. Del resto, se seguite questo blog lo sapete fin da aprile, quando per la prima volta ho parlato di questo argomento in occasione dei miei incontri con gli studenti dell’Università di Stoccolma e di quella di Uppsala, insieme al mio traduttore svedese Johan Arnborg.
Da allora, e fino all’incontro di qualche giorno alla Biblioteca Comunale di Passignano sul Trasimeno (nella mia foto, una veduta del lungolago), il filo di questo ragionamento si è approfondito, impregnando ogni aspetto del mio lavoro letterario, sia sul fronte scrittorio che su quello traduttivo – che, come spiego durante i miei incontri con i lettori, sono per me due facce della stessa medaglia. Così non solo sto raccogliendo idee preziose per Voci oltre il buio, il saggio narrativo che sto scrivendo sulle mie esperienze meditative e spirituali – che toccherà anche e in misura cruciale la mia esperienza artistica come scrittore e traduttore -, ma presento ormai congiuntamente tutti i frutti del mio lavoro nell’una come nell’altra veste.
I luoghi e le lingue sono un filo conduttore “concreto” perché più facilmente riconoscibile, ma fondamentalmente gli orizzonti cui alludono sono quelli, più impalpabili ma determinanti, del suono, ovvero della vibrazione sottile che caratterizza tutti i fenomeni in natura, anzi la struttura stessa dello spaziotempo.
Sono concetti emersi nella recente intervista che mi è stata fatta dall’amico scrittore Oreste Verrini e dalla sua collega Paola Ascani per Paesi Passi Parole, su Radio A (qui il podcast). In questo caso, l’oggetto principale della discussione era il libro Lettere delle piante agli esseri umani di Sanja Särman, da me tradotto per Ortica Editrice. L’opera, insieme all’altra mia recente traduzione, Il santuario delle ombre dell’autore cubano Amir Valle (Golem Edizioni), e al resto della mia produzione narrativa e traduttiva, animerà i prossimi appuntamenti, come dicevo sopra. Gli orizzonti del viaggio e delle lingue animeranno infatti domani, sabato 2 dicembre, alle 17,30, un incontro con i lettori presso la Biblioteca Comunale “Marsilio Ficino” di Figline Valdarno.
A seguire, il 5 dicembre alle 17,00 gli stessi Orizzonti si sposteranno a Roma, alla Biblioteca Casa del Parco, con replica la mattina successiva per due classi delle scuole superiori. Seguiranno altri appuntamenti, al momento in fase di preparazione, e sui quali non mancherò di aggiornarvi.
Per concludere, vi ricordo l’intervista che ho recentemente fatto ad Amir Valle per Anticorpi letterari, presentando per la prima volta online Il santuario delle ombre, in attesa di farlo fisicamente a Firenze e altrove l’anno prossimo. Ecco qui il video, sul mio canale Youtube.