Maremma in un mare di lingue (e libri)

MAREMMA IN UN MARE DI LINGUE (E LIBRI)

Due parole sull’incontro letterario Gli orizzonti del viaggio e delle lingue, imperniato mio lavoro di scrittore-traduttore, che si è tenuto sabato scorso, il 16 marzo, presso la Galleria D’Arte Il Quadrivio di Patrizia Zuccherini a Grosseto, nell’ ambito della Rassegna culturale “Sguardi di luce” ideata dal gruppo culturale Emozion-Arti, con relatore Pasqualino Casaburi e video-riprese a cura del Dr. Guido Capirci. Qua sotto, ecco la clip uscita su Youtube.

La chiacchierata è stata una splendida occasione per riflettere su tutti gli aspetti della mia attività di autore, sia in veste di scrittore, sia di traduttore, strettamente interrelati come già sapete da numerosi video che ho postato in questi mesi. E mi ha permesso, guidato dagli spunti sensibili di Pasqualino, di evocare anche certe note sottili e, direi, filosofico-spirituali, legate al tema del suono, alla radice tanto della parola parlata quanto di quella scritta e tradotta. Ci siamo poi soffermati sulle connessioni col tema della musica, giustamente sollecitate anche dal cantautore Paolo Tenerini, presente nel pubblico in sala, e con quello delle vibrazioni naturali, al cuore di uno dei libri da me tradotti di cui abbiamo parlato (e dei quali ho letto i vari incipit), ovvero Lettere delle piante agli esseri umani di Sanja Särman.

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Grosseto e oltre

GROSSETO E OLTRE

Grosseto
Un tratto della spiaggia di Follonica

Il 28 aprile ho fatto il mio primo incontro coi lettori da quasi un anno in quel di Grosseto, presso la Sala “Sandro Pertini”, nell’ambito della rassegna “Autori oltre il tempo rovinoso” a cura di Pasqualino Casaburi. In quest’occasione abbiamo parlato di tutta la mia produzione letteraria, da Internet. Cronache della fine (Galaad Edizioni) a Viale dei silenzi (Arkadia Editore) e Berretti Erasmus (Fusta Editore), fino a introdurre Da luoghi lontani (Arkadia Editore), che il 20 luglio tornerò a presentare sempre a Grosseto e con Pasqualino Casaburi, in un appuntamento all’aperto presso le mura urbane, insieme ai miei coautori Carlo Cuppini e Sandra Salvato.

Quello che più conta, però, è stata la comunione di spiriti che ho respirato, con lettori che condividevano con me non solo l’interesse per la letteratura, ma anche i valori civili che hanno animato la resistenza alle discriminazioni di questa fase storica.

Ecco un video dell’incontro:

Poi, la sera, passeggiando per Grosseto dopo un’ottima cena nel bellissimo ristorante vegano “Essenza” di Valentina Marchetti, ho respirato – complice la scarsa quantità di persone in giro – un’atmosfera di altri tempi, che mi ha intuitivamente riportato agli anni Cinquanta, quando mia madre viveva proprio in questa città. E sensazioni consonanti ho provato nei due giorni seguenti a Follonica, dove ho trascorso molte ore su una spiaggia semideserta, con alle spalle il vecchio edificio di una colonia marina d’antan e, a sinistra e a destra, una distesa di sabbia bordata di azzurro e vele scure, oltre che di bassi edifici in stile quasi-coloniale. Anche loro rimandavano a un’Italia andata, sempre quella della giovinezza di mia madre. Anni e percezioni ambientali resi magistralmente nel libro di Pier Paolo Pasolini La lunga strada di sabbia (Guanda), che ho letto di recente.

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