IN PRINCIPIO ERA IL VERBO
“In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che
esiste.
in lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l’hanno accolta. (…)”
(Dal Prologo del Vangelo di Giovanni)
Oggi, commentando questo capolavoro, che per me è l’inarrivato vertice letterario, filosofico e spirituale della cultura occidentale (e non solo), Don Marco, mio parroco e grande amico, ha detto una cosa che è la quintessenza di tutte le mie meditazioni dell’ultimo periodo, e che sostanzia il Natale che sto vivendo, andando al cuore del concetto stesso di Rivelazione:
“Dio è la presenza che riempie di sé tutto lo spazio”.

È la più straordinaria manifestazione della naturale convergenza di fisica e fede, e il nucleo più profondo e intenso delle mie ricerche dell’ultimo periodo, da cui sta nascendo un libro che avrà proprio le parole dell’evangelista come epigrafe.
Forse è per questo che ieri notte ho festeggiato il Natale scrivendo, e sono andato dritto fino alle tre, peraltro dedicandomi a uno dei miei nuovo romanzi, non a questo saggio (che però, dentro, stava “lavorando”).
Per me la Parola, il Verbo, questo meraviglioso Logos (perché il testo originale greco dice “Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος”, v. qui), è il cuore dell’essenza del divino, che è, appunto, in tutto ciò che esiste, ed è la fonte della coscienza e della vita, spirituale e fisica, la vibrazione di fondo che fa nascere, dal seno intimo di un Dio in sé inconoscibile, l’universo conoscibile, ponendosi continuamente in relazione con esso e diventando suprema Rivelazione nel farsi uomo in Cristo, e nel nascere e rinascere, morire e risorgere con Lui nell’intimo di ognuno di noi, e nella vocazione che quella scintilla divina semina nel Sé, il cuore della nostra identità.
Questa per me è la scrittura, che – come ho promesso alle persone più importanti della mia vita che non ci sono più fisicamente, ma ci sono in ogni momento, accanto e dentro, Agnieszka e mio padre – onorerò per tutta la vita.