Recensioni e Roma

RECENSIONI E ROMA

Di rientro dall’ottima fiera del libro di Roma Più libri più liberi, torno al lavoro e colgo subito l’occasione per segnalarvi tre mie recenti recensioni di libri che meritano tutta l’attenzione – e che vanno ad aggiungersi alla precedente, relativa alla biografia narrata di Giorgio Manganelli Aspettando che l’inferno cominci a funzionare, di sua figlia Lietta, edita da La Nave di Teseo.

La prima delle tre successive recensioni è quella de Il treno non si fermò a Kiev di Tito Barbini (ed. I libri di Mompracem), pubblicata su Lankenauta, dove potete leggerla nella sua interezza. Eccone intanto un estratto:

Recensioni

“Leggere Il treno non si fermò a Kiev di Tito Barbini (I Libri di Mompracem – Betti Editrice, 2022) è un’esperienza autenticamente trasformativa. Grande viaggiatore e autore di reportage di viaggio da tutto il mondo – che avevo già conosciuto leggendo Il fabbricante di giocattoli (Arkadia Editore, 2021) –, con questo libro non ha solo realizzato un’opera densa di ricordi e significati legati al tema e allo svolgimento dei suoi viaggi di esplorazione tra l’Europa e l’Asia, ma un testo di respiro filosofico e di grande ampiezza di orizzonti in senso politico, storico e antropologico.

Dal suo buen retiro sull’isola greca di Astypalea, nel Mar Egeo, l’autore toscano ripercorre molteplici viaggi del passato componendo un itinerario immaginario – ma verace e fortemente coinvolgente – sulla più lunga ferrovia del mondo, che da Oporto, con gli immancabili cambi, conduce fino a Ho Chi Minh, l’antica Saigon, capitale del Vietnam.”

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Recensione di “Berretti Erasmus” su Vibrisse

RECENSIONE DI “BERRETTI ERASMUS” SU VIBRISSE

Grazie a Luigi Preziosi, raffinato critico letterario, che ha speso splendide parole sul mio libro Berretti Erasmus. Peregrinazioni di un ex studente nel Nord Europa (Fusta Editore) in questa recensione uscita su Vibrisse a dicembre, e della quale purtroppo mi sono accorto soltanto ieri.

Questa recensione, essendo uscita su uno dei principali blog letterari italiani, è particolarmente importante per dare nuovo slancio a un romanzo che, per quanto già molto apprezzato e oggetto di studio a livello universitario (presso l’Università di Danzica, insieme al resto della mia produzione), è stato commercialmente penalizzato dalle vicissitudini pandemiche.

Grazie per l’attenzione. Lo trovate in libreria e nei principali store online.

Recensione

Ecco un estratto della recensione:

“Il racconto si snoda sul filo della memoria degli anni dell’università del protagonista, Giovanni, che agli inizi degli anni Duemila da studente in giurisprudenza partecipa ad un progetto Erasmus in Inghilterra. La prima esperienza lo entusiasma, inducendolo a  replicarla per più volte. Inizia così un’esplorazione che lo porterà in diversi paesi del Nord Europa tra cui l’Olanda, l’Irlanda, la Polonia e la Lituania. I ritorni a Firenze dove è nato e cresciuto acuiscono un senso di sottile estraneità nei confronti della città natale, contribuendo alla formazione di un particolare atteggiamento psicologico che prescinde dall’evidenza della sua bellezza: infatti Giovanni tende piuttosto a comparare le emozioni riesumabili dai ricordi dei suoi primi anni con quelle evocate da altri paesaggi urbani. Non lo affascinano tanto gli abbaglianti splendori dell’arte, quanto piuttosto le sensazioni sottili che promanano da un istante, uno squarcio nella coscienza, che per lui può aprirsi su prospettive di città nordiche, che lasciano immaginare un senso di tepore interiore pur nella visione di candidi scintillii di strade innevate o notturni illuminati dalla gelida luna boreale. Con ciò inizia a crescere nel protagonista un interesse che i soggiorni Erasmus renderanno via via più chiaro: la ricerca su se stesso per scoprire come stare al mondo nel modo più consentaneo alla sua natura.”

Il resto su Vibrisse.