RECENSIONE DI “BERRETTI ERASMUS” SU VIBRISSE
Grazie a Luigi Preziosi, raffinato critico letterario, che ha speso splendide parole sul mio libro Berretti Erasmus. Peregrinazioni di un ex studente nel Nord Europa (Fusta Editore) in questa recensione uscita su Vibrisse a dicembre, e della quale purtroppo mi sono accorto soltanto ieri.
Questa recensione, essendo uscita su uno dei principali blog letterari italiani, è particolarmente importante per dare nuovo slancio a un romanzo che, per quanto già molto apprezzato e oggetto di studio a livello universitario (presso l’Università di Danzica, insieme al resto della mia produzione), è stato commercialmente penalizzato dalle vicissitudini pandemiche.
Grazie per l’attenzione. Lo trovate in libreria e nei principali store online.
Ecco un estratto della recensione:
“Il racconto si snoda sul filo della memoria degli anni dell’università del protagonista, Giovanni, che agli inizi degli anni Duemila da studente in giurisprudenza partecipa ad un progetto Erasmus in Inghilterra. La prima esperienza lo entusiasma, inducendolo a replicarla per più volte. Inizia così un’esplorazione che lo porterà in diversi paesi del Nord Europa tra cui l’Olanda, l’Irlanda, la Polonia e la Lituania. I ritorni a Firenze dove è nato e cresciuto acuiscono un senso di sottile estraneità nei confronti della città natale, contribuendo alla formazione di un particolare atteggiamento psicologico che prescinde dall’evidenza della sua bellezza: infatti Giovanni tende piuttosto a comparare le emozioni riesumabili dai ricordi dei suoi primi anni con quelle evocate da altri paesaggi urbani. Non lo affascinano tanto gli abbaglianti splendori dell’arte, quanto piuttosto le sensazioni sottili che promanano da un istante, uno squarcio nella coscienza, che per lui può aprirsi su prospettive di città nordiche, che lasciano immaginare un senso di tepore interiore pur nella visione di candidi scintillii di strade innevate o notturni illuminati dalla gelida luna boreale. Con ciò inizia a crescere nel protagonista un interesse che i soggiorni Erasmus renderanno via via più chiaro: la ricerca su se stesso per scoprire come stare al mondo nel modo più consentaneo alla sua natura.”
Il resto su Vibrisse.