Solitudine (o no?) e scrittura

SOLITUDINE (O NO?) E SCRITTURA

Solitudine

In questi giorni, sospesi tra l’irritazione per i tragici fatti a cui stiamo assistendo e l’allarmante stupidità delle discriminazioni ancora in atto a livello italiano e internazionale (e che la guerra sta rinnovando in forme demenziali), approfondisco ancor più la dimensione dello scrivere in solitudine. In passato mi capitava di farlo anche in luoghi affollati – per lo più in fase di revisione -, ma gli ultimi anni (ivi incluse le fasi di lockdown) mi hanno spinto, o forse costretto, ad apprezzare e valorizzare, in casa o all’aperto, i momenti di silenzio, in cui lasciar parlare la voce interiore e seguire il flusso creativo, del quale sono sempre stato solo tramite – o, in senso molto speciale, traduttore.

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