Voci e Stoccolma

VOCI E STOCCOLMA

Quando scrivo, e in fondo anche quando traduco, cerco di rendermi il più possibile “tramite”, veicolo di una vibrazione-suono (sia che parta dal testo di un altro autore, come nel caso dello splendido romanzo di Amir Valle che sto traducendo dallo spagnolo e che uscirà in Italia a inizio autunno, sia che parta dal mio profondo, o forse dall’universo implicato di David Bohm – poco cambia).

Spesso quello che scrivo è veicolato dalle mie meditazioni, e spesso in sintonia con quanto emerge dalle terapie bioenergetiche che faccio col mio naturopata – che infatti ha pure ispirato il protagonista di un mio nuovo romanzo ancora inedito -, oltre che con le mie letture, i miei viaggi e i miei autonomi percorsi spirituali.

Voci
Un momento della presentazione di ieri a Bologna a La confraternita dell’uva (scattata dal libraio Giorgio)

Ieri, a Bologna, dopo la presentazione di Da luoghi alla libreria indipendente La confraternita dell’uva, insieme alla giornalista Emilia Vitulano, mentre aggiungevo la mia dedica a quelle di Carlo Cuppini e Sandra Salvato in una copia di Da luoghi lontani (Arkadia Editore), cercavo di concentrarmi su una frase significativa emersa durante quei percorsi, e non riuscivo a ricordare nulla. Poi me n’è venuta una che non corrisponde appieno a quelle “ricevute”, ma ne riproduce il senso in un modo nuovo e perfettamente in linea col mio saggio (auto)narrativo in corso di stesura.

“Oltre la danza della mente, seguendo le voci”

E ho pensato: “Vedi, lo spirito non lo freghi, ti porta dove vuole lui”, a prescindere da qualunque ipotetico “effetto wow”.

Quindi, siccome mi dicono che i social e i blog sono anche luoghi promozionali e allo spirito questo, purché genuino, non credo che secchi, vi anticipo che partirò proprio da queste riflessioni in occasione di due incontri sulla traduzione letteraria che terrò insieme a validi colleghi (tra cui il mio traduttore svedese Johan Arnborg) presso le Unioni degli Studenti delle Facoltà di Lingue Romanze e Antiche dell’Università di Stoccolma (il 2 maggio) e della Facoltà di Studi Letterari dell’Università di Uppsala (il 5 maggio). Ringrazio molto per l’organizzazione l’autrice Sanja Särman, della quale, il 4 maggio, presenteremo sempre a Stoccolma il libro da me tradotto Lettere delle piante agli esseri umani (Ortica Editrice), dopo che l’avremo già presentato a Marina di Pisa e a Firenze rispettivamente il 14 e il 15 aprile.